Giuseppe Malattia della Vallata “cantore della Valcellina”

Il Premio Letterario Giuseppe Malattia della Vallata è stato istituito nel 1988 dal Comune di Barcis in occasione del quarantesimo anniversario della morte del Poeta Giuseppe Malattia in collaborazione con il Centro Friulano di Studi “Ippolito Nievo” presieduto da Emilia Mirmina Professoressa emerita di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Udine.

A partire dal 1986 grazie all’iniziativa della Prof.ssa Mirmina dopo alcuni decenni di oblio, si è realizzata una proficua opera di ricerca e di analisi critica sulle opere e sulla poetica di Giuseppe Malattia della Vallata e si è finalmente portata a conoscenza di un vasto pubblico la figura umana e letteraria di un uomo che per tutta la vita si è applicato in vari ambiti, scrivendo sia in lingua italiana sia nell’idioma dialettale friulano.

Egli ha svolto approfondite ricerche sulla lingua e sulle tradizioni locali, ha realizzato un piccolo vocabolario della parlata di Barcis ed ha ricostruito in modo dettagliato avvenimenti storici rimasti fino ad allora pressochè sconosciuti.

I motivi principali della sua poetica sono l’amore per il paesaggio e per le genti della Valcellina, la descrizione delle loro condizioni di vita con le fatiche e le sofferenze quotidiane, il tema dell’emigrazione a lui particolarmente caro, l’impegno civile in favore del miglioramento delle vie di comunicazione nella sua valle e dell’alfabetizzazione delle masse, a dimostrazione del fatto che egli si è sempre considerato un poeta non elegiaco ed avulso dalla realtà, ma un cantore partecipe del sofferto vissuto quotidiano delle genti della sua amata montagna.

Autodidatta dalla ferrea volontà (la famiglia infatti è di umili origini ed egli può seguire studi regolari solo fino alla terza elementare), appassionato bibliofilo interessato a libri di ogni genere e di ogni epoca, Malattia riesce ad imparare da solo il greco, il latino, l’inglese, il tedesco ed il francese per poter studiare i grandi autori nelle lingue originali senza dover ricorrere alle traduzioni.

Tra le produzioni letterarie in lingua italiana vanno ricordati il volumetto Edelweiss, una raccolta di poesie, pubblicato a Torino nel 1904 ed il volume I Canti della Valcellina, altra raccolta di poesie composte nell’arco di vent’anni con precisi riferimenti alle origini, agli avvenimenti ed alle tradizioni della natia Valcellina, pubblicato a Udine nel 1924.

La produzione poetica dialettale rappresenta un elemento fondamentale dell’attività letteraria di Giuseppe Malattia, ed è costituita da un gran numero di liriche pubblicate sulle riviste con cui egli collabora abitualmente e da una raccolta dal titolo Villotte Friulane Moderne pubblicata nel 1923 a Maniago. Si tratta di 572 villotte inedite scritte nell’ultimo quadrimestre del 1921 che trattano temi amorosi, politico-sociali e storico-filosofici.

Anche l’attività giornalistica ha rappresentato una costante nell’impegno culturale e letterario di Giuseppe Malattia, egli ha regolarmente collaborato con il quotidiano “La Patria del Friuli” dal 1896 al 1932 scrivendo poesie, note letterarie, storiche e di cronaca, articoli di vario genere riguardanti aspetti e problematiche della realtà friulana, ed in particolare di quella valcellinese, allo scopo di promuovere un dialogo ed un confronto che fossero sempre costruttivi e non condizionati da intenti polemici.

Il Premio Letterario ha avuto nel tempo una costante crescita quali-quantitativa in termini di partecipazione dei Poeti (ad esempio nel 2012 oltre 600 complessivamente nelle sezioni Poesia in Lingua Italiana e Poesia nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali) ed è giunto quest’anno alla trentesima edizione, a dimostrazione del forte legame esistente tra questa piccola comunità montana ed il suo indimenticato Poeta che fa sì che ogni anno, nel cuore dell’estate ne venga ricordata e celebrata la figura con la premiazione di numerosi poeti provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero.

Oltre alla già citata Professoressa Emilia Mirmina numerosi sono stati gli artefici di questo duraturo successo e ad essi va un sentito ringraziamento per la passione e la competenza con cui hanno operato. Ricordiamo innanzitutto Malattia Leandro, figlio del Poeta, ideatore e promotore del Premio, Maurizio Salvador Presidente a tutt’oggi del Comitato Organizzatore, Elio Messinese che è stato per numerosi anni membro attivo del Comitato Organizzatore, Cristina Roman a tutt’oggi membro attivo del Comitato organizzatore, Gianni Fassetta musicista che sin dagli inizi ha permesso lo straordinario connubio tra musica e poesia caratteristico del Premio Malattia, Daniela Paulon e Lorena Gasparini componenti da numerosi anni del Comitato Organizzatore.

Alcuni importanti esponenti del mondo culturale italiano hanno fatto parte nel corso degli anni della Giuria del Premio conferendo onore e prestigio a questa iniziativa : il Prof. Antonio Piromalli, l’Ing. Antonio De Cilia, il Prof. Tommaso Scapaticci, il Poeta Pierluigi Cappello, il Maestro Giacomo Vit, il Maestro Aldo Colonnello, la Maestra Rosanna Paroni Bertoja, Roberto Malattia, nipote del Poeta. Una citazione a parte merita Rina Cavallini Sgarbi, per anni membro della Giuria, che insieme al marito Giuseppe ed ai figli Vittorio ed Elisabetta ha dato vita nel 1997 al Premio Letterario Bruno Cavallini (in memoria del fratello Prof. Bruno Cavallini) che per anni è stato celebrato a Barcis insieme al Premio Malattia, nel segno di una grande affinità e condivisione di valori, ed attualmente viene celebrato a Pordenone mantenendo sempre un grande legame ideale con il Premio Malattia derivante dal comune desiderio di valorizzare la Poesia intesa come la più pura espressione della divina grandezza dell’animo umano.

Un ringraziamento va infine rivolto a tutte le persone che, in varia veste (poeti partecipanti, giornalisti, musicisti, intellettuali di vario genere, spettatori), hanno manifestato interesse ed apprezzamento nei confronti del Premio contribuendo alla sua progressiva crescita nel corso degli anni.

 

 

 

Intervento di Roberto Malattia in ricordo del nonno.