Consegnati oggi a Barcis i premi della XXIV edizione del concorso letterario
"Giuseppe Malattia della Vallata"
Le poesie di Ivan Fedeli di Ornago (Monza e Brianza) e Antonio Cosimo De Biasio di Cordenons
si sono classificate prime nelle due sezioni del Premio
In riva al lago Aprilis sono stati consegnati oggi i riconoscimenti del Premio Letterario Nazionale Giuseppe Malattia della Vallata, giunto alla XXIV edizione, istituito nel 1988 dalla Provincia di Pordenone e dal Comune di Barcis, in collaborazione con la Comunità Montana del Friuli Occidentale, la Pro Barcis e la famiglia Malattia della Vallata e che gode, da alcuni anni, del prezioso sostegno della Fondazione Crup.
Una edizione da record per il numero di partecipanti, 601, provenienti da tutte le regioni d'Italia e dall'estero: 506 per la sezione in lingua italiana e 95 per la sezione nelle lingue delle minoranze etnoliguistiche italiane e nelle parlate locali.
"Dei numeri che sicuramente non ci immaginavamo all'inizio di questa bellissima avventura", ha detto il presidente del Comitato organizzatore Maurizio Salvador -. Nel tempo questo premio è diventato uno degli appuntamenti culturali più importanti della regione e di questo siamo soddisfatti. Per noi è gratificante che, ogni anno, poeti da tutta Italia e dall'estero decidano di partecipare al concorso: è un segno dell'importanza che ha raggiunto il nostro premio. E' anche un modo per promuovere la nostra valle e far conoscere Barcis come paese della poesia".
Ventiquattro edizioni che hanno fatto registrare di anno in anno un aumento di partecipanti, con una particolarità sottolineata da Roberto Malattia, in rappresentanza della famiglia del "cantore della Valcellina": "Il numero dei poeti è sempre stato in crescita", ha sottolineato , ma vorrei soffermarmi su un altro aspetto: ci sono poeti che partecipano dalla prima edizione. Quindi vuol dire che siamo riusciti anche nel difficile compito della fidelizzazione, siamo riusciti a creare una squadra che ormai ci segue da quasi 25 anni. Questo ritengo sia un successo dovuto anche al fatto che con i poeti abbiamo costruito un rapporto "speciale", diverso rispetto alla maggior parte degli altri concorsi".
La giuria del premio, presieduta da Tommaso Scappaticci e composta da Pierluigi Capello, Roberto Malattia, Giacomo Vit, Aldo Colonnello e Rosanna Paroni Bertoja, ha visionato mille cinquecento componimenti pervenuti individuando una rosa di 18 finalisti, tra i quali sono stati scelti i vincitori.
Nella sezione della poesia in lingua italiana il primo premio è andato a Ivan Fedeli di Ornago (Monza e Brianza), per la poesia "(Ai margini)". Ex aequo il secondo posto che è andato a Ivano Mugnaini di Corsanico (Lucca) per la poesia "Una linea retta, il sorriso" e a Francesco Tomada di Gorizia per la poesia "La grammatica". Pordenonese il terzo classificato: il premio è andato a Roberto Cescon per la poesia "[Cos'è girare la chiave ...]".
Sono inoltre state segnalate le opere di Domenica Mauri di Rimini, Giuseppe Tirotto di Castelsardo (Sassari), Giovanni Trimeri di Arten (Belluno) e Giuseppe Zoppelli di Torino.
Della provincia di Pordenone è il vincitore della sezione poesia nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali, Antonio Cosimo De Biasio di Cordenons per la poesia "Sòi stà su a Montreàl dòngio li mons" (Sono stato su a Montereale vicino ai monti). Il secondo premio è andato a Francesco Gabellini di Monte Colombo (Rimini) per la poesia "E' baghìn" (Il maiale). Terzo classificato è Giulio Redaelli di Albiate (Monza e Brianza) per la poesia "On desideri de scigala" (Un desiderio di cicala). Per questa sezione sono stati segnalati Giovanni Benaglio di San Giovanni Lupatoto (Verona), Bianca Borsatti di Claut (Pordenone), Roberto Pagan di Roma, Alfredo Panetta di Settimo Milanese (Milano), Nerina Poggese di Cerro Veronese (Verona), Antonio Rossi di Berchidda (Olbia - Tempio) e Pier Franco Uliana di Mogliano Veneto (Treviso).
Nel corso della cerimonia di premiazione, il sindaco di Barcis, Tommaso Olivieri, ha affermato che "per Barcis il Premio Giuseppe Malattia della Vallata rappresenta una vetrina, un'occasione per fare conoscere il nostro paese e le sue ricchezze", mentre l'assessore provinciale alla Cultura, Giuseppe Bressa, nel suo intervento, ha ricordato l'importanza assunta dal premio negli anni, soffermandosi sul valore della salvaguardia delle lingue dialettali e minoritarie.
Il presidente della Giuria, Tommaso Scappaticci, ha voluto evidenziare il lavoro della giuria, sottolineando come in questi anni sia cresciuta di molto la qualità dei componimenti, soprattutto nella sezione della poesia nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali. Ha voluto anche ricordare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, citando l'opera di scrittore di Giuseppe Garibaldi.
Il binomio cultura/turismo è stato sottolineato infine dall'assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, che ha ricordato l'impegno della Regione Friuli Venezia Giulia su questo fronte, evidenziando l'importanza della conservazione della identità culturale.
La cerimonia è stata accompagnata da alcuni momento musicali proposti da Kaleiduo, Yuri Ciccarese, flauto, e Gianni Fassetta, fisarmonica.
Il pomeriggio ha visto l'omaggio del Premio a un poeta che ha saputo fare conoscere e ha valorizzato la lingua friulana nella parlata di Meduno. Dopo Novella Cantarutti, Umberto Valentinis e Pierluigi Cappello, in questa edizione il riconoscimento è andato a Ida Vallerugo, tra i finalisti del Premio Viareggio.
Dopo il concerto del Kaleiduo, è stata presentata la pubblicazione "Bibliografia di Pierluigi Cappello" curata da Anna De Simone e il libro "Mistral" della Vallerugo, del quale l'autrice ha conversato con Pierluigi Cappello e Aldo Colonnello.
L'omaggio alla poetessa di Meduno è stata anche l'occasione per presentare una pubblicazione edita dal Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina: un testo che raccoglie due quaderni di poesie scritte tra il 1976 e il 1977 dagli allievi della Vallerugo, che è stata insegnante alle scuole elementari di Meduno.
La cerimonia si è conclusa con la consegna di un riconoscimento a Ida Vallerugo da parte della Provincia di Pordenone e del Comitato organizzatore del Premio: "Un omaggio" ha affermato il presidente del comitato Maurizio Salvador - a una "voce di qualità, largamente riconosciuta, della poesia del nostro territorio".
Barcis, 10 luglio 2011